Khadijah bint Khuwaylid

Khadijah o Khadīja bint Khuwaylid (خديجة بنت خويلد‎) fu la prima moglie del profeta Maometto, l'unica sua moglie finché morì. [1] È conosciuta dai musulmani come "al-Kubra" ("la Grande")[2] e al-Tahira (“la Pura”).[3] Dodici mogli di Maometto hanno ricevuto il titolo di Umm al-Muminun (“Madre del fedele”),[4] ma Khadijah occupa una posizione unica come madre dell'islam stesso.

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La “medaglia” di Khadijah in Promptuarii iconum insigniorum (1553). Lyon: Rouillé. Questa illustrazione non ha nessuna pretesa d'essere un ritratto accusato ma è divenuta una rappresentazione simbolica largamente accettata di Khadijah.

Antefatto

Khadijah nacque a Mecca, all'interno della tribù dominante dei Quraysh. Suo nonno Asad, il capo del suo gruppo, era il nipote di Qusayy ibn Kilab, il custode della Ka’aba e legislatore di Mecca.[5] This Qusayy had also been a great-great-great-grandfather of Muhammad.[6] Sua madre, Fatima bint Za’ida, veniva da un altro gruppo di Quraysh, il Amir ibn Luayy.[7] Il nome Khadijah significa “prematura”,[8] probabilmente relativo alle circostanze della sua nascita.

Le narrazioni riguardo i primi anni di vita di Khadijah sono scarse e spesso contraddittorie. È generalmente accettato che nacque "quindici anni prima dell'Elefante" e che aveva 65 anni (lunari) quando morì,[9] quindi nacque tra giugno 556 e luglio 557. C'è però da dire che la fonte di questa narrazione è il nipote di Khadijah, Hakim ibn Hizam, [10] uno dei molti primi musulmani che dichiarò di avere 120 anni.[11] Al contrario, Abdullah ibn Abbas, il cugino che visse al fianco di Maometto durante gli ultimi anni di Medina,[12] affermò che "il giorno che Khadijah sposò il messaggero di Allah, lei aveva 28 anni."[13] Se ciò è corretto, lei nacque fra marzo 658 e marzo 569. Altre narrazioni riferiscono altri anni.[14] Qualunque sia stato il suo anno di nascita, era ancora incinta nel 605.

La personalità di Khadijah è descritta come "determinata e intelligente". [15] Sebbene non sia specificato che suo padre fosse un mercante, "i Quraysh erano un popolo dato al commercio,"[16] quindi Khadijah probabilmente spese la sua infanzia seduta al bazar imparando a negoziare affari. I suoi fratelli conosciuti erano due fratelli, Hizam[17] e Al-Awwam,[18] due sorelle, Ruqayqa[19] e Hala,[20] e un fratellastro paterno, Nawfal.[21] Ad un certo punto si parlò del matrimonio di Khadijah con suo cugino, Waraqa ibn Nawfal, ma il matrimonio non avvenne.[22]

Mariti

Il primo marito di Khadijah fu Atiq ibn A'idh (anche detto Abid), un giovane membro del gruppo Makhzum.[23] I Makhzumiani si arricchirono col commercio e la loro generosità gli valse la lealtà dei loro vicini. Erano adesso dei veri e propri contendenti per la guida della città.[24] Questo matrimonio fu perciò un salto nella scala sociale per Khadijah, ma forse un piccolo salto se la sua famiglia era già ricca. Atiq e Khadijah ebbero due figli, probabilmente – dato che Khadijah generò i suoi figli con un intervallo di due anni[25] – che il matrimonio durò tra i due e i quattro anni. Da sua figlia, Hind, Khadijah derivò il suo "kunya Umm Hind".[26] Their son, Abdullah,[27] Il loro figlio Abdullah,[28] morì infante.[29] La maggior parte delle fonti affermano che Atiq morì,[30] anche se c'è una narrazione differente che dice che il matrimonio terminò con un divorzio.[31]

Dopo Khadijah sposò un nobile beduino, Malik ibn An-Nabbash, della tribù dei Tamim. Da nomadi che aspiravano allo stile di vita urbano, Malik e i suoi due fratelli erano immigrati a Mecca e avevano formato un'alleanza con il gruppo dei Abduldar dei Quraysh.[32] Dato il loro rango, i fratelli Tamim avrebbero trattato i loro nuovi alleati come pari e non come vassalli. Per completare la loro cittadinanza meccana cercarono delle mogli Quraysh, alle quali potevano offrire il rango, connessioni e probabilmente anche denaro. È interessante notare come Malik scelse Khadijah, dato che il gruppo Asad era il rivale tradizionale di Abduldar.[33] Il loro matrimonio diede vita a tre bambini, il che indica che durò fra i quattro ed i sei anni. Dal loro primo figlio, Hala, Malik prese il suo "kunya" Abu Hala.[34] Il loro secondo figlio fu chiamato anch'egli Hind.[35] La loro figlia, Zaynab,[36] probabilmente morì giovane, dato che non se ne sa più nulla, e la stessa Khadijah disse poi che da entrambi i suoi primi due mariti ebbe un figlio morto infante.[37]

In contraddizione con tutto ciò, qualche fonte dice che Khadijah sposò prima Abu Hala e Atiq dopo.[38] Ad ogni modo, un "kunya" era generalmente preso da un primogenito, e questo indica che Umm Hind e Abu Hala non condividevano il primogenito.

Non si sa dove o come Abu Hala morì, ma la Guerra Sacrilega contro la tribù Qays-Aylan dominò gli anni 591-594.[39] Il fratello di Khadijah Hizam fu ucciso nel secondo turno del conflitto,[40] e loro padre Khuwaylid, che doveva avere circa 60 anni, era un generale sul campo.[41] Dopo la morte di Abu Hala, molti cittadini importanti si proposero come mariti per la vedova Khadijah, alcuni di loro investendo grosse somme di denaro nella loro corte, ma suo padre pose il veto per ogni corteggiatore.[42]

Affari

Khadijah era la donna più ricca a Mecca. Questo spiega il perché attraeva molti corteggiatori. Quando Abu Hala morì, lei era diventata "una donna mercante di dignità e ricchezza. Era solita assumere uomini per continuare i traffici fuori del paese."[43] Sebbene le affermazioni che "metà dei traffici a Mecca appartenevano a Khadijah[44] sono senza dubbio esagerati, è possibile che sia stata la commerciante più facoltosa. Le narrazioni non dicono in che settore operò, ma tra le esportazioni di Mecca si menzionano pellame, lana, profumi, argento, formaggio e farine secche.[45] Non si sa nemmeno come ottenne il suo giro d'affari. Forse suo padre la aiutò a sistemarsi, ma questo porta a chiedersi come mai Khadijah divenne la più prospera tra tutti i suoi fratelli. Se ha avuto un finanziatore in più non disponibile ai suoi fratelli, è stato probabilmente uno o entrambi i suoi mariti. O forse gli affari prosperarono a causa degli sforzi di Khadijah.

Gli apologetici musulmani a volte usano l'indipendenza di Khadijah per indicare le grandi opportunità che l'islam garantisce alle donne. Affermazioni solite la citano come un esempio del "vibrante, spirito liberatore del primo islam"[46] o dicono che le giustificazioni moderne per "rifiutare alle ragazze le stesse possibilità di successo si trovano in un'interpretazione arcaica della religione".[47] Queste affermazioni sono illogiche, dato che la carriera di Khadijah si sviluppò prima che l'islam esistesse. Ciò che ella dimostra sono le opportunità che gli arabi pre-islamici (a volte) garantivano alle donne, le quali non sono si mescolavano liberamente con uomini nel commercio ma erano anche rispettate per questo. La maggior parte dei mercanti erano uomini, ma tra le donne c'erano le pagane Hind bint Utba[48] e la venditrice di profumi Asma bint Mukharriba[49][50] Dopo la morte di Khadijah, alle donne musulmane fu ordinato di restare a casa e indossare il velo,[51] e divenne impossibile per una musulmana condurre ogni tipo di impresa. Khadijah non poteva sapere che a una decade dalla sua morte, il suo stile di vita sarebbe stato proibito alle donne dell'Arabia.

Nella primavera del 595, Khadijah richiese un nuovo agente per accompagnare i suoi cammelli in Siria. Il fratello di sua cognata, Abu Talib ibn Abdulmuttalib,[52] raccomandò i servizi del suo protetto, un nipote che lui [Abu Talib] non poteva più tenere. Khadijah accettò di assumerlo per una commissione superiore a quella che di solito pagava.[53] Il suo nome era Maometto.[54]

Due mesi dopo Maometto tornò a Mecca con della merce con un valore quasi doppio rispetto a quanto atteso da Khadijah.[55] I beni generalmente importanti dalla Siria includevano grano, olio, vino, armi, cotone e lino.[56] Khadijah, che divideva le sue entrate,[57] raddoppiò la commissione di Maometto.[58] Si dice che Khadijah dopo lo inviò per un secondo viaggio, questa volta verso Tihama[59] nello Yemen per importante incenso, mirra e tessuti.[60] Non è chiaro se Khadijah inviò i suoi agenti verso sud nel caldo dell'estate[61] in modo da eliminare la concorrenza; oppure se questo secondo viaggio avvenne durante un inverno dopo che Khadijah e Maometto erano già sposati, e che il dettaglio che lei lo "assunse" sia un errore; oppure se l'intera cronologia è sbagliata, e questi eventi avvennero in un lasso temporale

più lungo di quel che si crede. Ciò che è certo che che per l'estate del 595, Khadijah decise di sposare il suo agente.[62]

Perché Maometto la sposò

Khadijah inviò come sua intermediary Nafisa bint Umayya, una donna liberata dalla tribù di Abu Hala.[63] Nafisa approcciò Maometto al bazar e vli chiese perché non si era mai sposato. Lui rispose che non poteva sostenere una famiglia. "Ma se i soldi non fossero un ostacolo," Nafisa insistette, "sposeresti una donna ricca, di rango e bella?" Maometto chiese quale donna con quelle caratteristiche lo sposerebbe, e Nafisa disse Khadijah. Maometto insistentemente si disse favorevole.[64] Quando Khadijah chiese di Maometto la volta dopo, era per fare una proposta ufficiale. Disse che la sua nobile famiglia, buona reputazione e onestà personale lo rendessero eleggibile, e si offrì come sua moglie.[65]

Quando Maometto disse a Nafisa che aveva sempre desiderato sposarsi ma non poteva permetterselo, parlava per esperienza personale. Aveva sperato di sposare sua cugina Fahkita, ma Abu Talib lo aveva proibito dandola ad un uomo ricco e dicendo a Maometto che la famiglia aveva bisogno di sposare i soldi.[66] Quindi Maometto stava cercando una moglie ed era disposto a considerare ogni offerta ragionevole. L'offerta di Khadijah, ovviamente, era molto più che ragionevole. Era l'equivalente arabo di un multimilionario, e il suo appoggio fu la più grande fortuna di Maometto.

I commentator musulmani sogliono sottolineare il fat to che Khadijah era una donna "molt più vecchia" e quindi Maometto doveva esser stato nobile e magnanimous per sposarla per il duo carattere piuttosto che per il duo fisico.[67] Sarebbe però difficile prover che Maometto fosse attratto solo dal carattere di Khadijah e non dai suoi soldi. Anche se lei si dimostrò leale ed empatia,[68] non si sa se Maometto avesse avuto la possibilità di conoscere queste qualità caratteriali prima. È certo che conosceva la sua ricchezza.

Non c'è nemmeno alcuna ragione per assumere che Khadijah fosse brutta fisicamente. Se il rapporto di Abdullah ibn Abbas è corretto, era più vecchia di Maometto di soli tre anni. Sebbene un moderno agiografo la descrive come "bella, alta e dalla pelle chiara"[69] senza però citare fonti, anche la serva Nafisa disse che era "bella".[70] Anche se Nafisa stava esagerando (la parola "bella" in questo contesto generalmente significa "aspetto-normale", nel senso di non-malformata o deforme), non aveva motivo di mentire ad un uomo [Maometto] che già sapeva qual era l'aspetto di Khadijah.

Matrimonio controverso

Khadijah cheese una controdote di 20 camellia.[71] Venti camellia valevano circa 9,700 €,[72] ovvero quattro volte la dote che Maometto diede successivamente alle sue altre mogli.[73] Questo suggerisce che Khadijah "valeva quattro donne" per lui, nel senso che era parte del loro contratto di matrimonio che lui non avrebbe preso altre mogli durante la vita di lei. Un uomo povero come Maometto avrebbe avuto parecchi problemi ad ammassare un così grosso regalo, anche se averse ritornato tutte le bestie che Khadijah gli aveva personalmente donato (vli aveva pagato le commissioni in camellia).[74] La sua buona fortuna nell'accaparrarsi la donna più ricca di Mecca deve aver attratto Abu Talib, che cercava investimenti, e possiamo assumere che la famiglia accomunò le risorse per mettere insieme la controdote.

Il matrimonio richiedeva il consenso del guardiano della sposa, e il padre di Khalijah aveva rifiutato i precedenti pretendenti. Lei perciò si assicurò il suo permesso con l'inganno. Offrì insistentemente a suo padre del vino finché fu ubriaco. Dopo macellò una vacca, coprì le sue spalle con una veste a strisce e sparse profumo su di lui, quando Maometto e i suoi zii entrarono nella casa. Khadijah tirò fuori da suo padre le parole necessarie quand'era troppo ebbro per capire cosa stava dicendo. Quando il matrimonio era in corso, Khawaylid tornò sobrio abbastanza da domandare, "Cos'è questa carne, questa veste e questo profumo?" Khadijah rispose, "Mi hai dato in matrimonio a Maometto ibn Abdullah." Khuwaylid era furioso come sua figlia si aspettava, protestando che non aveva mai dato il suo consenso ad una cosa del genere e sguainò addirittura la sua spada. Anche i parenti di Maometto brandirono le armi prima che qualcuno si rese conto che non valeva la pena spargere sangue per questa faccenda. Era troppo tardi. Maometto era il marito di Khadijah.[75]


Sebbene lo storico musulmano Waqidi negò questa storia imbarazzante (anche mentre la riportava), lo storico britannico Muir argomenta che nessuno aveva nessuna ragione per fabbricarla. La narrazione viene da due fonti indipendenti, entrambi a favore di Maometto e nessuna delle quali aveva nessuna ragione per denigrare il padre di Khadijah o il suo gruppo. Altre due fonti indipendenti, senza menzionare la festa ubriaca, dicono che fu Khuwaylid che diede in sposa Khadijah a Maometto. Sebbene Waqidi sostenga che fu lo zio di Khadijah a darla in sposa perché suo padre era morto prima della Guerra Sacrilega (591-594), il suo pupillo Ibn Saad nomina Khuwaylid come un comandante in quella guerar. Muir quindi conclude che la narrazione della morte di Khuwaylid "è stata inventata, per gettare discredito sulla storia della sua ubriacatezza."[76]

Questa storia evidenzia la natura contrattuale dei matrimoni in Arabia, in cui il guadiano della sposa (suo padre), trasferiva la guardia della donna al nuovo marito. Era in qualche modo simile a comprare un cammello: l'acquisto richiedeva il consenso del venditore. Maometto non criticò mai questa concezione del matrimonio. Sarebbe stato molto conveniente per lui percepire i suoi matrimoni, incluso quello con Khadijah, puramente come un contratto tra marito e moglie. Eppure non c'è nessuna evidenza che lui volle mai cambiare queste cose, anche dopo che si dichiarò come l'ultimo profeta che era saggio per tutti i tempi ed aveva autorità di cambiare tutte le regole. Alla fine della sua vita, fu specifico per quanto riguardava avere i requisiti legali per contrattare con un guardiano;[77] lui non si oppose mai al fatto che la donna appartenesse all'uomo.

Questa storia rivela anche che Khadijah e Maometto capivano il consenso. Non c'era bisogno che fosse "libero" o "informato"; ogni tipo di consenso era legalmente vincolante. Questo tema ricorrerà altre volte nella vita di Maometto. Avrebbe successivamente estratto il consenso con la spada,[78] in difficoltà,[79] da una mente immatura,[80] non rilevando informazioni essenziali,[81] offrendo una falsa dicotomia tra due cattive alternative,[82] sfruttando credi spirituali,[83] attraverso la corruzione[84] o facendo promesse che sapeva che avrebbe spezzato.[85] Eppure non disse mai che ci fosse un problema etico nell'estrarre il consenso in qualsiasi modo potesse funzionare; era chi acconsentiva con Maometto, che era obbligato, in ogni modo, a rispettare la sua parola.

Il matrimonio con Maometto

Maometto e Khadijah furono sposati per 25 anni. Le biografie moderne di Khadijah a volte sostengono che i suoi compiti durante i primi 15 anni di matrimonio fossero "puramente quelli di una casalinga e di una madre,"[86] oppure che lei "decise di ritirarsi e godersi una vita comoda con suo marito, il quale, preferì una vita ascetica a quella del commerciante."[87]

Queste interpretazioni creative non concordano con le prime fonti che mostrano che Maometto si associò con un Makhzumite, Qays ibn Saayib, e vendette mercanzia nel suo negozio.[88] Dato che Maometto non produceva niente di suo, poteva solo vendere oggetti a Mecca se li importava da qualche altra parte; e se poteva pagare le importazioni, doveva aver esportato con profitto. In altre parole gli affari di Khadijah continuarono dopo il suo matrimonio esattamente come prima.

Questa circostanza spiega molto bene il senso della relazione di Maometto con Khadijah. La sua affermazione che "Khadijah ha speso la sua ricchezza per me"[89] indica la sua ansia per il fatto che i soldi erano di lei e non suoi. Nonostante la sua importante posizione dirigenziale e quanto generosamente Khadijah condivise la sua ricchezza, rimase in controllo dei suoi soldi. Maometto era di fatto il dipendente di sua moglie. Non era in grado di dispiacere sua moglie, perché avrebbe perso tutto se avesse osato allontanarsi. Perciò non solo fu fedele a Khadijah ma le lasciò prendere tutte le decisioni più importanti.[90] Non fu né fedele né cortese con nessuna delle sue mogli successive. In altre parole, Maometto fece il buon marito solo con quella moglie che era in grado di dettare i termini della loro relazione.

Non bisogna assumere che la fedeltà di Maometto verso Khadijah gli sia venuta difficile. Lei gli fu fedele a sua volta; e a giudicare dal loro generare figli, la sua velocità nell' "avvicinarsi a lei" per conforto,[91] e il suo piano deliberato di usare il sesso per distrarlo dai suoi guai,[92] lei si rese molto disponibile sessualmente. La compiacenza di Maometto verso questo accordo conveniente perciò rivela più il suo buon senso che la sua virtù.

Figli

Khadijah aveva già tre figli prima di questo matrimonio. È incredibile quanto poco si sappia di loro. Gli storici più tardi collezionarono avidamente ogni possibile informazione riguardante Maometto, addirittura come si lavava i denti[93] e come si comportava con dei sandali rotti.[94] La gente che visse sotto il suo tetto era altamente ricercata dagli storici come testimoni oculari. Nonostante ciò, quando le narrazioni furono scritte, quasi tutto ciò che riguardava i suoi figliastri era stato dimenticato. Questo indica che le loro vite non si incrociarono molto con la comunità musulmana.

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Le rovine della casa di Khadijah a Mecca.



Dato che le ragazze erano spesso date in sposa durante la pubertà, è possibile che Maometto non visse mai con la sua figliastra Hind bint Atiq. Lei sposò un cugino Makhzumite, Sayfi ibn Umayya, al quale diede almeno un figlio, Maometto ibn Sayfi. Sebbene questo Maometto ebbe una discendenza, è stato detto che nessuno della famiglia sopravvisse; pur non essendoci nemmeno una parola su come morirono.[95]

I due figli di Khadijah vissero con Maometto per molti anni,[96] e si sa che gli piaceva giocare coi bambini.[97] Di Hala si ricorda che "il profeta si svegliò e vide Hala nella sua stanza. Lo strinse al suo petto e gioioso: "Hala, Hala, Hala!"”[98] Se questo è tutto ciò che si ricordavano, allora nessuno ricordava molto. Hala fu dopo ucciso in una rissa da strada quando sfidò un uomo che aveva insultato Maometto.[99] Questo avvene probabilmente prima dell'islam,[100] dato che i musulmani non si lamentarono mai che il figliastro del loro profeta fu ucciso come un martire per la causa.

Il figliastro più giovane, Hind, ricordò a suo nipote, Hussayn ibn Ali, che "la faccia benedetta di Maometto splendeva come una Luna piena... la sua abitudine modesta era di guardare senza fissare... salutava chiunque incontrava... né imbarazzava nessuno...", e così via.[101] Forse l'affetto di Hind per il suo patrigno fu reale; non c'è nessuna prova di qualche conflitto tra di loro. Ad ogni modo, egli diede questa memoria – e molto ancora dello stesso tipo – molto dopo che l'impero islamico fu fondato, quando si potevano dire solo cose positive su Maometto; e non incluse nessun evento specifico della sua infanzia. È chiaro che Hind non fece mai parte della cerchia ristretta di Maometto. Il suo nome non appare nella recensione che Ibn Hisham fece della Sira [biografia di Maometto] di Ibn Ishaq, la quale elenca tutti i primi convertiti e descrive, nome per nome, le azioni dei migranti per Medina. Non compare nemmeno nelle hadith che trattano di quel periodo. Questo suggerisce che non divenne un musulmano fino alla conquista di Mecca nel 630, quando Maometto lo fece governatore nello Yemen.[102] La distanza di questo incarico lo tenne ancora lontano dagli affari intimi di Maometto. Hind morì dopo il 656 a Basra, in Siria. "Il mercato fu cancellato quel giorno, e non si caricarono né scaricarono navi."[103] Ebbe almeno un figlio, chiamato anch'egli Hind; ma di nuovo è riportato che nessun discendente sopravvisse fino al tempo in cui si scrissero le narrazioni.[104]

Nei 10 anni successivi, Khadijah diede altri 6 figli a Maometto, tutti accuditi da un'ostetrica chiamata Salma.[105] Dal loro primo figlio, Qasim, Maometto prese il kunya Abu Qasim. Dopo venne Zaynab, Abdullah, Ruqayya, Umm Kulthum e Fatima.[106] Qualche storico parla di altri due figli, Al-Tahir ("il Puro") oppure Al-Tayyib ("il buono"), ma questa è una lettura sbagliata di Waqidi, che dice chiaramente che questi erano entrambi soprannomi dati ad Abdullah.[107] Qasim e Abdullah morirono entrambi nell'infanzia; le femmine invece sopravvissero.[108] Fatima, che aveva l'aspetto di Maometto[109] ed era la sua favorita,[110] è conosciuta ai musulmani come az-Zahra ("la abbagliante") ed è considerata una grande santa.[111]

Oltre ai suoi figli biologici, Maometto e Khadijah liberarono ed adottarono il loro schiavo, Zayd ibn Haritha. Zayd veniva dalla tribù degli Udhra. Fu rapito ad una giovane età da un commerciante di schiavi e venduto nel mercato degli schiavi per 400 dirhams (circa 2400 €). Fu comprato dal nipote di Khadijah, che lo regalò alla zia. Quando fu chiaro che Maometto e Khadijah non avrebbero avuto un figlio maschio da soli, Maometto prese Zayd vicino a sé[112] e gli fece molti piccoli favori,[113] quando i due alla fine ebbero un conflitto di interessi, Maometto ignorò i diritti di Zayd e badò solo a sé stesso.[114]

Ci fu un periodo di avversità causato da una siccità, Khadijah diede alla madre adottiva di Maometto 40 pecore e un cammello carico di provviste.[115] Maometto volontariamente aiutò suo zio Abu Talib prendendosi cura di uno dei suoi ultimi figli. Da qui in poi Maometto e Khadijah crebbero il cugino piccolo di Maometto Ali ma non lo adottarono legalmente.[116] Nuovamente, Maometto mostrò esplicitamente grande affetto verso Aliref>E.g., Guillaume/Ishaq 234, 286, 293, 593, 650; Sahih Bukhari 4:52:219; Sahih Muslim 1:141; Sahih Muslim 31:5917.</ref> e gli diede persino sua figlia Fatima in sposa.[117] Ma l'apparente successo dell'accordo di famiglia dev'essere contestualizzato nella realtà in cui Abi crebbe con una notevole mancanza di altri esseri umani.[118]

Politeismo

Moderni agiografi a volte sostengono che la virtuosa Khadijah, "differentemente dalla sua gente, non credette mai né adorò mai gli idoli." [119] Le fonti primarie però dicono diversamente. Khadijah tenne a casa sua un idolo di Al-Uzza, una dea stellare vergine, che era la patrona di Mecca ed era creduta essere potente in guerra.[120][121][122] The family used to worship it just before bedtime.[123] Maometto a volte sacrificò una pecora bianca alla dea,[124] e Khadijah sacrificò due capretti alla nascita di ogni figlio e un capretto alla nascita di ogni figlia.[125] Quando Maometto si lamentò dell'Occhio Cattivo, Khadijah era solita andare a chiamare una vecchia strega per mandarlo via.[126] Nel 605 una grande alluvione danneggiò la Kaba, ed i cittadini più importanti di Mecca cooperarono per ricostruirla. Maometto giocò un ruolo prominente arbitrando una disputa su chi avrebbe avuto l'onore di reistallare la Pietra nera.[127] Non diede nessun segno allora di aver rigettato nessuno dei 360 dei presenti alla Kaba che così ristabilì.

Ad ogni modo, in una data non specificata e senza darne motivo, Maometto e Khadijah si distaccarono dalla loro religione tradizionale. Maometto e suo figlio Zayd vennero sotto l'influenza dello schietto monoteista Zayd ibn Amr al-Adiyi, il quale gli disse che non aveva mai mangiato carne offerta agli idoli. Maometto allora decise che non avrebbe mai più fatto sacrifici per Al-Uzza.[128] Finalmente confessò la sua miscredenza a Khadijah. Lei rispose dicendogli "lascia Al-Lat e lascia Al-Uzza."[129] (Al-Lat era la dea madre-Terra che veviva venerata a Ta'if.)[130][131] L'accettazione così pacata dell'apostasia di suo marito suggerisce che anche Khadijah aveva già perso fede.

Non è scritto cosa Maometto e Khadijah fecero con i loro idoli; né è scritto se e a quale gruppo religioso si unirono successivamente. I monoteisti che vivevano o viaggiavano a Mecca includevano gli ebrei, i cristiani, gli zoroastriani e i sabei;[132] ma Zayd ibn Amr non si identificava con nessuno di questi gruppi. Ad ogni modo, non c'è dubbio che Maometto e Khadijah impararono le idee monoteiste – paradiso, inferno, libri sacri, profeti – dal cugino di Khadijah Waraqa ibn Nawfal e Uthman ibn Al-Huwayrith e dal cugino di Maometto Ubaydallah ibn Jahsh.[133] Khadijah iniziò a parlare come se ci fosse un solo dio.[134]

Islam

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Questa caverna sul monte Hira è largamente creduta la stessa caverna dove Maometto incontrò per la prima volta l'angelo Gabriele. Oggi è una meta turistica per i pellegrini musulmani.

Maometto iniziò a meditare nelle caverne, lasciando spesso la sua famiglia per giorni di fila per concentrarsi sulle sue devozioni.[135] Nell'agosto del 610, all'età di 39 anni, queste meditazioni furono interrotte da un'esperienza che lo terrificò.[136] Barcollò a casa da Khadijah nella convinzione di aver visto l'angelo Gabriele e di essere posseduto da un demone.[137] Khadijah lo coprì con una coperta e lo consolò. Non credeva che Maometto potesse essere posseduto. "Allah non ti tratterebbe così perché conosce il tuo buon carattere. Quindi sii felice e contento! Ho speranza che tu sarai il profeta di questa comunità." Dopo lei indossò il mantello e portò Maometto dal di lei cugino Waraqa per consultarsi.[138]

Waraqa era un vecchio cieco che si era convertito al cristianesimo e aveva studiato la traduzione araba dei vangeli.[139] Secondo Maometto, Waraqa disse: "Sacro, sacro! Queeta è stata la grande Namus [legge] che venne a Mosè. Sei il profeta di questa gente. Dovrei vivere finché ricevi il messaggio divino, ti supporterò fortemente."[140] Se Waraqa disse così, allora non mantenne la sua promessa. Sebbene visse per altri 3 anni,[141] la gente dopo la sua morte si chiedeva se fosse mai stato un musulmano,[142] il che indica che Waraqa non si disse mai musulmano né affermò mai l'islam in pubblico. Nessuno a parte Maometto e Khadijah sentirono mai Waraqa dire che Maometto era un profeta. Maometto ammise addirittura ad Aisha che Waraqa fu suggerito da Khadijah nel dare questa risposta.[142]

Non fu Waraqa a far credere a Maometto di essere un profeta, ma Khadijah.[143] Già poche ore dopo aver dedotto che suo marito era un profeta, si assicurò che il suo vicino di casa si convertisse.[144] Quando dopo annunciò che l'angelo Gabriele era nella stanza, Khadijah volle mettere alla prova l'angelo Gabriele (che lei non poteva vedere) stando in piedi davanti al raggio visivo immaginario dell'angelo Gabriele, si tolse la vestaglia e chiese a Maometto di fare sesso con lei. Maometto dopo riporterà che Gabriele se ne era andato, e Khadijah dichiarò che la modestà di Gabriele era un segno certo che era un angelo e non un demone.[145]

Poco dopo, Maometto disse che Gabriele aveva smesso di fargli visita. Dopo l'iniziale terrore per le sue strane esperienze, adesso era distrutto dalla loro assenza.[146] Per molti anni divenne così depresso che considerò di suicidarsi gettandosi da un precipizio. Anche se tornava da ogni tentativo dicendo che Gabriele gli era riapparso in tempo per fermarlo,[147] l'angelo però non era rimasto abbastanza per dargli altre nuove profezie. Alla fine Khadijah lo derise: "Credo che il tuo Signore deve odiarti!"[148] Questo pungolare, l'unica volta in cui Khadijah non appoggiò suo marito, suggerisce una profonda delusione dalla possibilità che Maometto forse non era un profeta dopotutto. Poco dopo difatti Maometto riportò una nuova profezia: "Il tuo dio non ti ha abbandonato, né ti odia..."[149]

Maometto non disse mai più d'essere spaventato dall'angelo. Da allora in poi riportò visite regolari di Gabriele, che portò nuove rivelazioni da Allah.[150] Uno dei primi messaggi riguardava il rituale corretto per le cinque preghiere giornaliere. Dopo di ciò Maometto era spesso visto in pubblico, lavandosi la faccia guardando la Kaba per pregare, con Ali al suo fianco e Khadijah un passo dietro di loro.[151] Khadijah accettò fin dall'inizio che il posto di una donna nell'islam era dietro all'uomo. Anche le loro 4 figlie e Zayd furono tra i primi convertiti.[152] Dopo la conversione di Abu Bakr, ovviamente, non si poteva tornare indietro.[153]

The Persecution

After three years and some fifty converts,[154] it was known throughout Mecca that Muhammad considered himself a prophet. He received little attention[155] until the day when he gathered his relatives together for a dinner-party and invited them to forsake their idols and submit to Allah. But no mass-conversions followed;[156] the Meccans doubted, questioned and ignored him. Discouraged, Muhammad confided his troubles to Khadijah,[157] who was quick to console him. The citizens of Mecca accused him of outright lying, and Khadijah continued to reassure him that he was a prophet.[158] Debates led to angry arguments and mockery, and Khadijah disparaged their folly. Notwithstanding this concise summary of Khadijah’s attitude, surprisingly few specifics are recorded. The exact words of her counter-mockery do not survive, and nor is it precisely described how she “helped him in his work.”[159] There are very few ahadith about her everyday life with Muhammad or her involvement in community affairs, although there must have been multiple witnesses to both.

Muhammad kept preaching, and the public arguments led to fights in the streets. It was a Muslim who struck the first blow,[160] but when Muhammad continued his “shameless” attacks,[161] mocking the idols in the Ka’aba, the pagans began a systematic campaign of punishing Muslim slaves and teenagers.[162] One of the worst offenders was Khadijah’s brother Nawfal, whom the Muslims called “a satan of the Quraysh.” He once tied Abu Bakr to his kinsman Talha ibn Ubaydullah and left them helplessly roped together.[163] His attitude raises interesting questions about Khadijah’s relationship with her brother – especially as Nawfal’s own son was an early convert to Islam.[164] However, while his spiteful prank no doubt caused Abu Bakr and Talha some inconvenience, if this was deemed the action of a “satan”, then the general harassment of freeborn adults was far from life-threatening. The majority of these converts fled to Abyssinia, where the Christian King extended his unqualified protection. Muhammad and Khadijah, being under the protection of Muhammad’s uncle Abu Talib, remained in Mecca.[165]

More questions about Khadijah’s family arise over Abu Bakr’s purchase and manumission of seven mistreated slaves,[166] among them Al-Nahdiya bint Habib and her (unnamed) daughter. The story is told of how Al-Nahdiya’s mistress swore never to free them, of how quickly she changed her mind when she heard Abu Bakr’s ransom-offer, and how they dutifully postponed accepting their freedom until they had finished grinding their ex-mistress’s flour.[167] But the usual retellings of this story omit one important detail: Al-Nahdiya was Khadijah’s own grand-niece. Khadijah’s sister Ruqayqa had a daughter named Umayma bint Abdullah.[168] There was something irregular about Umayma’s married life: “she went to a foreigner” (whatever this expression means) and married a man from Ta’if. The daughter of this union was the slave Al-Nahdiya bint Habib.[169] What is more, Al-Nahdiya’s owner belonged to the rival Abduldar clan.[170] It is not clear whether Umayma herself had been for some reason reduced to slavery or whether it was only her daughter, perhaps deemed in some way illegitimate, who was in bondage. Either way, Khadijah could have easily afforded to ransom her nieces if she had wanted to; since she did not, there must have been some social disgrace or personal grudge associated with Al-Nahdiya’s situation that made Khadijah unwilling to help her. For that matter, no other family member helped either. Since the exact chronology of these events is unknown, it is difficult to discern whether there was any connection between Nawfal’s trick with the rope and Abu Bakr’s ransom of Nawfal’s embarrassing nieces. Indeed, it is difficult to calculate overall how much of the harassment of Muslims was due to Islam and how much might be attributed to old quarrels from pre-Islamic times.

Muhammad warned his opponents of Hellfire, graphically describing how sinners would be “thrown headlong”[171] into “a fierce blast of fire and boiling water, shades of black smoke,”[172] to drink “a boiling fluid, and a fluid dark, murky, intensely cold,”[173] allowing nothing to survive and nothing to escape, “darkening and changing the colour of man.”[174] Khadijah had to take her share of the warning. When she asked about her children who had died in the days of ignorance, Muhammad replied, “They are in Hellfire. If you saw them, you would hate them.” When she asked about the child that she bore to him, he replied, “He is in Paradise... Verily, the believers and their children will be in Paradise, and the polytheists and their children in the Hellfire.”[175] Muhammad’s conclusion is interesting in the light of the fact that all the children in question had died before Islam. He did not explain why Khadijah’s subsequent conversion was retrospectively effective to save some of her children but not all of them.

After the conversions of two famously violent citizens, Hamza ibn Abdulmuttalib[176] and Umar ibn Al-Khattab,[177] the ruling clans of Mecca declared a boycott. This boycott was against Muhammad’s entire clan, including its non-Muslims. Thenceforth no Meccan might trade, socialise or intermarry with the Hashimites.[178] The clan inferred that they had been condemned to outlaw status and would not be protected against theft or violence. Fearing worse hostility to follow, in September 616 Abu Talib evacuated the Hashimites from Mecca proper. They camped out in a mountain gorge “formed by one of the defiles, or indentations of the mountain, where the projecting rocks of [Mount] Abu Cobeis pressed upon the eastern outskirts of Mecca. It was entered on the city side by a low gateway, through which a camel passed with difficulty. On all other sides it was detached from the town by cliffs and buildings.”[179] Such a narrow entrance could be constantly guarded, leaving the Hashimites safe but effectively trapped.

“The Quraysh blocked food-grain and other necessaries.”[180] For supplies the Hashimites had to depend on smuggler-friends who were willing and able to bypass the Meccans.[181] For example, Hisham ibn Amr “used to bring a camel laden with food by night, and then when he had got it to the mouth of the alley, he took off its halter, gave it a whack on the side, and sent it into the alley to them. He would do the same thing another time, bringing clothes for them.”[182] As the Hashimites had no way of earning money to pay for this food, they had to expend their savings. Over the next three years, Khadijah exhausted all her wealth to support the community.[183] The severity of the blockade continued to grow more intense and the Hashimites remained in the mountain pass for three years.[184]

Co-Wives

Muslims often speak with pride of how Muhammad was faithful to Khadijah. They comment on how it was the "prime time of his youth and constitutes two-thirds of his marriage life,"[185] and that it "should be noted by those who criticise him for his polygamy in later years."[186]

In one sense this is true. For example, when the Quraysh chiefs wanted to end the boycott, they offered Muhammad “as many wives as he wanted in marriage,” together with wealth, political power and a competent exorcist, if only he would stop reviling their gods. Muhammad scorned this bribe.[187] In this case, however, his loyalty to Khadijah can scarcely be disentangled from his loyalty to his own prophetic office. He responded to Khadijah’s support with a nepotistic revelation that the Virgin Mary had been the best woman of her generation while Khadijah was the best woman of the present generation.[188] He claimed that although there were many perfect men, there had only ever been only three perfect women: Asiya “wife of Pharaoh,” who had rescued the infant Moses; Mary the virgin mother of the Prophet Jesus; and Khadijah. He later allowed that their daughter Fatima was also one of the four “best among the women of Paradise.”[189] How his three elder daughters reacted to such open favouritism is not recorded. When Khadijah once brought Muhammad a bowl of soup, she was granted a personal message from Jibreel (of which Aisha was later intensely jealous): “Give her Allah’s greeting and the good news that in Paradise she will have a palace built of a hollow pearl, where there will be no noise or fatigue.”[190]

Yet despite this outward loyalty to Khadijah, it was exactly at this period when Muhammad frankly admitted that he was thinking about other women. It was only after 614 that he introduced to his descriptions of Paradise the “modest houris” (virgins) with “lustrous eyes” and “swelling breasts” who reclined “like pearls or rubies” on “green cushions”.[191] According to Muir, all of the Qur’anic descriptions of houris date to the last few years of Khadijah’s life; after Muhammad moved to Medina, remarried to a younger woman, there were only two brief and tame references[192] to “companions pure”.[193] Muir might have miscalculated, as the most detailed reference to the divine virgins[194] is sometimes dated to the Medina period,[195] although the German historian Nöldeke assigned even this one to Khadijah’s lifetime.[196] Regardless of the exact date when Muhammad eventually shifted his focus, it is certain that the ageing Khadijah knew about the houris.

The boycott against the Hashim clan was lifted “in the tenth year” (between August 619 and August 620), and Muhammad’s clan returned to their houses in Mecca.[197] By this time, Khadijah was dying.[198] Muhammad comforted her in her final illness with the reminder that she was going to her jewelled palace in Paradise – so she must convey his best wishes to her co-wives. When Khadijah expressed surprise at the news that Muhammad already had deceased wives, he explained that Allah had wedded him in Paradise to Queen Asiya, to “Kulthum the sister of Moses” and to the Virgin Mary. The theme of having four wives appears to have been on his mind even in his last moments with Khadijah. She responded with the conventional congratulation to a newlywed: “May the union be blessed.”[199]

Death

Khadijah died on 10 Ramadan “in the tenth year of prophethood, three years before the Hijra,” i.e., on 22 April 620, and was buried in Mount Hajun Cemetery near Mecca.[200]

“The Messenger of Allah was so grieved about Khadijah that people feared for him.”[201] For the rest of his life, he spoke warmly and often of her[202] and sometimes seemed overwhelmed by sorrow at her absence.[203] He used to say: “Khadijah believed in me when they doubted me; she financed me when they tried to starve me out; and she is the mother of my children. Allah himself nurtured love for her in my heart.”[204]

Islam changed direction after Khadijah’s death. Within seven weeks Muhammad had become a bigamist.[205] At the same time he began negotiations for military alliances with foreign tribes,[206] although it was to be another two years before he succeeded in declaring war on Mecca.[207] Even the sections of the Qur’an that were composed at the end of Muhammad’s Meccan period, though narrative rather than legislative, read more like the flat prose of Medina than the poetry of Khadijah’s lifetime.[208] It is frequently said that “Islam arose by Ali’s sword and Khadijah’s wealth.”[209] It is clear that what Khadijah contributed to the foundations of Islam was far more than money.

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See Also

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External Links

References

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  2. E.g., Razwy, S. A. A. (1990). Khadija tul Kubra: A Short Story of Her Life. New York: Tahrike Tarsile Qur'an.
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  5. Guillaume/Ishaq 24, 82.
  6. Guillaume/Ishaq 3.
  7. Guillaume/Ishaq 82.
  8. “Khadija” in Almaany Arabic-English Dictionary. Behind the Name.
  9. E.g., Al-Tabari, Vol. 6, p. 47.
  10. Bewley/Saad 8:9, 11-12. Al-Tabari, Vol. 39, pp. 41, 106.
  11. Sahih Muslim 10:3662. Vedi anche Al-Tabari, Vol. 39, pp. 40, 43, dove Huwaytib ibn Abduluzza sostiene di avere 120 anni, e allo stesso tempo dichiara che non sa contare.
  12. Al-Tabari, Vol. 39, p. 95.
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  14. Guarda Kister, M. J. (1993). The Sons of Khadija. Jerusalem Studies in Arabic and Islam, 16, 59-95.
  15. Guillaume/Ishaq 82.
  16. Guilaume/Ishaq, p. 82.
  17. Guillaume/Ishaq 160.
  18. Guillaume/Ishaq 115.
  19. Bewley/Saad 8:180.
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  21. Guillaume/Ishaq 177.
  22. Bewley/Saad 8:9.
  23. Ibn Hisham note 918. Bewley/Saad 8:151.
  24. Guillaume/Ishaq 142-143. See also Bewley/Saad 8:61; Al-Tabari, Vol. 39, p. 196.
  25. Bewley/Saad 8:10. 36.2/ Ibn Saad, Tabaqat 1:36:2.
  26. Bewley/Saad 8:9. Al-Tabari, Vol. 39, p. 161.
  27. Ibn Hisham note 918.
  28. Ibn Hisham note 918.
  29. Tirmidhi 117.
  30. Al-Tabari, Vol. 9, p. 127.
  31. Kister (1993) summarises these sources, citing Ibn Ishaq, as transmitted by Yunus ibn Bukayr, Al-Siyar wa-l-Maghazi p. 82, and Majlisi, Bihar al-Anwar vol. 16 p. 10, for Atiq’s death, and Baladhuri, Ansab al-Ashraf vol. 1 pp. 406-407, for divorce.
  32. Bewley/Saad 8:9, 151. Al-Tabari, Vol. 9, p. 127. Al-Tabari, Vol. 39, p. 79.
  33. Guillaume/Ishaq 57.
  34. Bewley/Saad 8:9. Kister (1993) documents sources in which Malik was also known as Hind and his son Hala was also known as Al-Harith. It was not uncommon for Arabs to be known by alternative and apparently unrelated names.
  35. Ibn Hisham note 918. Bewley/Saad 8:9.
  36. Ibn Hisham note 918.
  37. Tirmidhi 117.
  38. E.g., Bewley/Saad 8:9.
  39. Guillaume/Ishaq 82. 32.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:32:1. Strangely, Ibn Hisham note 124 claims an outbreak date as early as 585. Although note 124 was designed to be read immediately after the statement of Ibn Ishaq that it contradicts, there is not a word of explanation for the inconsistency. However, the preliminary hostilities commenced several years before the first full-fledged battle (Muir (1861) vol. 2 pp. 2-5). One possible explanation is that Ibn Hisham deliberately confused the first informal skirmish (when Muhammad was 14) with the first battle proper (when Muhammad was 20) so that his youth might excuse his lack of prowess in the fighting (Muir, 1861, pp. 6-7f).
  40. Al-Tabari, Vol. 39, p. 41
  41. Waqidi, Kitab al-Maghazi, cited in Muir (1861) vol. 2 pp. 7f9, 22, 24f28.
  42. Al-Tabari, Vol. 6, pp. 48-49. 35.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:35:1.
  43. Guillaume/Ishaq 82.
  44. Bewley/Saad 8:10.
  45. Guillaume/Ishaq 424, 547, 716. See also Crone, P. (2007). Quraysh and the Roman army: Making sense of the Meccan leather trade. Bulletin of SOAS, 70, 63–88.
  46. "Khadija, the first wife of the Prophet ... an outstanding female liberating figure in history ... can help us reclaim the vibrant, liberating spirit of early Islam. That alone could go a long way in removing the current image of Muslims among non Muslims." - Bandukwala, J. S. “Hazrat Khadija was an outstanding female liberating figure in history,” letter to the editor in New Age Islam, 22 May 2010.
  47. "For Muslim girls everywhere, Khadijah is one of the first female role models introduced by parents and teachers of religion. A self-made businesswoman … She had already created her own success … The justification for denying girls an equal chance at success lies in archaic interpretations of religion… There is nothing contradictory about being a powerful Muslim female." - Saraswati, R. E. (2012). “Khadijah Bint Khuwaylid: Perfect Woman” in Aquila Style.
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  61. Guillaume/Ishaq 58. “Makka” in Bearman, P., et al. (Eds.) (2006). See also Quran 106:2.
  62. Guillaume/Ishaq 82; Bewley/Saad 8:10.
  63. Bewley/Saad 8:10, 172. She is sometimes known matrilinearly as Nafisa bint Munya, suggesting that she was illegitimate.
  64. 35.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:35:1.
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  66. Al-Tabari, Vol. 39, p. 196. Bewley/Saad, Tabaqat 8:109.
  67. "The Beloved Holy prophet preferred to have his first marriage with a fifteen years older widow shows [sic] how the Beloved Holy Prophet had a value of nobility and character more than anything else." - Saleem, H. M. (2012). Justification of the marriages of the Beloved Holy prophet. Pakistan Journal of Islamic Research, 9, 1-20.
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  70. 35.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:35:1.
  71. Guillaume/Ishaq 82; Ibn Hisham note 918.
  72. Numerous ahadith such as Sahih Bukhari 2:24:528 and Sahih Muslim 10:3893 indicate that a camel cost about 80 dirhams, although this varied with the age and health of the camel. Hence 20 camels would be worth 1,600 dirhams. Sahih Bukhari 5:59:357 indicates that an annual income of 5,000 dirhams was a comfortable living, so Khadijah’s dower was equivalent to four months’ (middle-class) income. However, it seems that a frugal person could survive on a dirham a day (Muir (1861) vol. 4 p. 156), so the same sum came to over four years’ wages for a labourer. While it is almost impossible to calculate equivalent prices for such a different culture, the dirham, a silver coin, was the price of a wooden bowl or a ground-sheet (Sunan Abu Dawud 9:1637) or a cheap necklace (Sunan Abu Dawud 14:2704), so we might, very roughly, think of a dirham as £5. A dinar, a gold coin worth 10 dirhams, was the price of a sheep.
  73. Al-Tabari, Vol. 39, p. 189. See also Ibn Hisham note 918. The same 400 dirhams (£2,000) was also the ransom for a war-captive (Sunan Abu Dawud 14:2685) or the starting price for a slave (Al-Tabari, Vol. 39, p. 6).
  74. 34.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:34:2.
  75. Al-Tabari, Vol. 6, p. 49. 35.4/ Ibn Saad, Tabaqat 1:35:4, 5. See also Guillaume/Ishaq 83 and Ibn Hisham note 918.
  76. Muir (1861) vol. 2 p. 24f. See also Al-Tabari, Vol. 6, pp. 48-50; Ibn Hisham note 918.
  77. E.g., see Bewley/Saad 8:63, 65; Al-Tabari, Vol. 39, pp. 178-179; Bewley/Saad 8:105.
  78. E.g., Guillaume/Ishaq 547.
  79. E.g., Guillaume/Ishaq 314-315. Bewley/Saad 8:87-88.
  80. E.g., Bewley/Saad 8:43.
  81. E.g., Guillaume/Ishaq 463-464. Al-Tabari, Vol. 39, p. 165.
  82. Bewley/Saad 8:40. Guillaume/Ishaq 493.
  83. Jalalayn, Tafsir Q33:36. See also Quran 33:36. Sahih Bukhari 3:43:648, Sahih Muslim 4:3511.
  84. Guillaume/Ishaq 438; 594-597.
  85. E.g., Guillaume/Ishaq 504, 509. Bewley/Saad 8:181-182.
  86. "During the first fifteen years of her marriage, Khadija’s duties were purely those of a housewife and a mother." - Razwy, S. A. A. (1990). Khadija-Tul-Kubra: The Wife of the Prophet Muhammed, p. 146. New York: Tahrike Tarsile Qur’an.
  87. "Khadija ... felt no need to keep trading and increasing her wealth; instead, she decided to retire and enjoy a comfortable life with her husband who, on his part, preferred an ascetic life to that of money making." - Al-Jibouri, Y. T. (1994). Khadija Daughter of Khuwaylid, Wife of Prophet Muhammad (pbuh).
  88. Ibn Hanbal, Musnad vol. 4 p. 352.
  89. Ibn Hanbal, Musnad vol. 6 pp. 117-118.
  90. Guillaume/Ishaq 313.
  91. Guillaume/Ishaq 106
  92. Guillaume/Ishaq 107; Al-Tabari, Vol. 6, p. 73.
  93. Sahih Bukhari 1:4:245
  94. Sahih Muslim 24:5235
  95. Bewley/Saad 8:9.
  96. Al-Tabari, Vol. 9, p. 127. Note that Tabari assumes that Hind was a girl (Hind and Hala were both unisex names, though more common for females), which only adds to the general confusion.
  97. Sahih Bukhari 8:73:151. See also Sahih Bukhari 8:73:150.
  98. Ibn Hajar, Al-Isaba 6:516:8919, cited in Kister (1993).
  99. Baladhuri, Ansab al-Ashraf; Ibn Hajar, AI-Isaba 1:604:1501; both cited in Kister (1993).
  100. Al-Tabari, Vol. 39, pp. 79-80.
  101. "[Muhammad’s] blessed face shone like the full moon… His modest habit was to look at something without staring... He greeted whomever he met ... He was not short-tempered, nor did he embarrass anyone… When he became angry with someone, he turned his face away from that person and either ignored him or forgave him. When he was happy due to humility it seemed as if he had closed his eyes. His laugh was mostly a smile, when his blessed front teeth glittered like white shining hailstones." - Tirmidhi, Shama’il 1:7; Tirmidhi, Shama’il 33:3.
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  110. Bewley/Saad 8:16. Ibn Kathir, Tafsir on Quran 66:11.
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  119. "One particular quality in Khadija was quite interesting, probably more so than any of her other qualities mentioned above: she, unlike her people, never believed in nor worshipped idols." - Al-Jibouri, Y. T. (1994). Khadija Daughter of Khuwaylid, Wife of Prophet Muhammad (pbuh).
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  127. Guillaume/Ishaq 84-86.
  128. Guillaume/Ishaq 99. See also Sahih Bukhari 7:67:407; Sahih Bukhari 5:58:169. Variant forms of this hadith are cited in Kister, M. J. (1970). “A Bag of Meat.” A Study of an Early Hadith. Bulletin of the School of Oriental and African Studies, 33, 267-75. Ibn Ishaq (Guillaume, pp. 102-103) describes how Zayd ibn Amr was eventually murdered. Although the culprit was never discovered, Ibn Ishaq apparently suspected Zayd’s half-brother, Al-Khattab ibn Nufayl, the father of Caliph Umar.
  129. "A neighbour of Khadijah bint Khuwaylid heard the Prophet say, “O Khadija! By Allah, I do not worship Al-Lat or Al-Uzza. By Allah, I do not worship [them] at all.” Khadijah replied, “Leave Al-Lat and leave Al-Uzza.” He [the neighbour] said this was their idol, which they all used to worship, after which they would lie down to sleep." - Ibn Hanbal, Musnad vol. 4 p. 222.
  130. “Allat” in Encyclopaedia Mythica.
  131. Al-Kalbi, The Book of Idols, pp. 14-15.
  132. Quran 2:62. Quran 5:69. Quran 22:17. Guillaume/Ishaq 90, 106.
  133. Guillaume/Ishaq 99.
  134. Guillaume/Ishaq 106-107.
  135. Guillaume/Ishaq 105.
  136. It could have been an epileptic fit, a psychotic episode or an ordinary nightmare. Since he was alone, there is no way to know.
  137. Guillaume/Ishaq 106.
  138. Guillaume/Ishaq 106-107. Al-Tabari, Vol. 6, p. 72.
  139. Guillaume/Ishaq 99; Sahih Muslim 1:301.
  140. Guillaume/Ishaq 107. Sahih Bukhari 1:1:3. Sahih Bukhari 4:55:605 [1]. Sahih Bukhari 9:87:111 [2]. Sahih Muslim 1:301.
  141. Guillaume/Ishaq 144,
  142. 142.0 142.1 "Aisha narrated. Someone asked Allah’s Messenger about Waraqa. So Khadijah told him, “He believed in you, but died before you appeared as a prophet.” Allah’s Messenger then said, “I was shown him in a dream, wearing white clothes, and if he had been one of the inhabitants of Hell he would have been wearing different clothing.” - Tirmidhi 4623.
  143. Guillaume/Ishaq 112.
  144. Al-Tabari, Vol. 39, p. 201.
  145. Guillaume/Ishaq 107. Al-Tabari, Vol. 6, p. 73. The sanitised version of this story, in which Khadijah merely removes her veil, is unlikely to be the correct one, as Khadijah died long before the veil was mandated. The mere removal of a veil would not have shocked anyone at that early date – assuming that a lady sitting indoors was even wearing one.
  146. Guillaume/Ishaq 111.
  147. Al-Tabari, Vol. 6, p. 76. Sahih Bukhari 9:87:111.
  148. Al-Tabari, Vol. 6, p. 70.
  149. Quran 93:3.
  150. Sahih Bukhari 1:1:3. Sahih Bukhari 6:60:478. Guillaume/Ishaq 111-112.
  151. Guillaume/Ishaq 112-114. Bewley/Saad 8:11.
  152. Guillaume/Ishaq 114-115, 313-314.
  153. Guillaume/Ishaq 114-117.
  154. Guillaume/Ishaq 115-117.
  155. Al-Tabari, Vol. 6, p. 93.
  156. Guillaume/Ishaq 117-119.
  157. Guillaume/Ishaq 191.
  158. Ibn Hanbal, Musnad volume 6 p. 117-118.
  159. Guillaume/Ishaq 117.
  160. Guillaume/Ishaq 118.
  161. Francis Edwards Peters, Muhammad and the Origins of Islam, p. 169, SUNY Press.
  162. Guillaume/Ishaq 143-145.
  163. Guillaume/Ibn Ishaq 127-128.
  164. Guillaume/Ishaq 147.
  165. Guillaume/Ishaq 146ff.
  166. Guillaume/Ishaq 144.
  167. Guillaume/Ishaq 144.
  168. Bewley/Saad 8:1, 180.
  169. Bewley/Saad 8:180-181. Umayma appears not to have become a Muslim until the conquest of Mecca in 630, hence she was not persecuted.
  170. Guillaume/Ishaq 144.
  171. Quran 26:94.
  172. Quran 56:42-43.
  173. Quran 38:56-64
  174. Quran 74:26-29. See also Quran 92:14. Quran 89:23-26. Quran 102:6. Quran 85:4-6. Quran 85:10. Quran 101:8-11. Quran 90:19-20. Quran 54:48. Quran 7:36-41. Quran 7:50. Quran 7:179. Quran 72:15. Quran 36:63. Quran 25:65-69. Quran 35:6-7. Quran 35:36-37. Quran 19:86. Quran 20:74. Quran 56:93-94. Quran 28:41-42.
  175. "Khadijah asked Allah’s Apostle about her children who had died in the days of ignorance. Thereupon Allah’s Messenger said: “They are in Hellfire.” When he saw the sign of disgust on her face, he said: “If you were to see their station, you would hate them.” She said: “Allah’s Messenger, what about the child that I bore to you?” He said: “He is in Paradise.” Then Allah’s Messenger said: “Verily, the believers and their children will be in Paradise, and the polytheists and their children in the Hellfire.Tirmidhi 117.
  176. Guillaume/Ishaq 131-132.
  177. Guillaume/Ishaq 155-159.
  178. Guillaume/Ishaq 159-160.
  179. Muir (1861) vol. 2 pp. 176-178.
  180. 53.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:53:1.
  181. Guillaume/Ishaq 160.
  182. Guillaume/Ishaq 118.
  183. Ibn Hanbal, Musnad vol. 6 pp. 117-118.
  184. 53.1/ Ibn Saad, Tabaqat 1:53:1.
  185. "His first marriage was with Khadija. He lived with her alone for twenty-five years. It was the prime time of his youth and constitutes two-thirds of his marriage [sic] life." - Al-Jibouri, Y. T. (1994). “Marriages of the Prophet” in Muhammad: The Prophet and Messenger of Allah. Qum, Iran: Ansariyan Publications.
  186. "The Prophet did not marry another woman during his first marriage with Khadija, is a fact that should be noted by those who criticise him for his polygamy in later years." - Saleem (2012)
  187. Al-Tabari, Vol. 6, pp. 106-107. See also Guillaume/Ishaq 132-133.
  188. Bukhari|4|55|642. Sahih Bukhari 5:58:163. Sahih Muslim 31:5965.
  189. Ibn Kathir, Tafsir on Quran 66:11. See also Sahih Muslim 31:5966. He never called any of his other wives or daughters “perfect”, not even his fourth divine spouse, Kulthum the sister of Moses.
  190. Guillaume/Ishaq 111. Ibn Hisham note 148. Sahih Bukhari 3:27:19. Sahih Bukhari 5:58:167. Sahih Bukhari 5:58:168. Sahih Bukhari 9:93:588. Sahih Muslim 31:5967. Sahih Muslim 31:5968. Sahih Muslim 31:5970.
  191. Quran 38:52. Quran 56:22-23. Quran 37:48-49. Quran 44:54. Quran 52:20. Quran 78:33.
  192. Quran 2:25. Quran 4:57.
  193. Muir (1861) 2:141-144. See also Sell, E. (1923). The Historical Development of the Qur'an, 4th Ed, pp. 25-26. London: People International.
  194. Quran 55:56-58 Quran 55:70-76.
  195. [3]
  196. Bell, R. (1953). Introduction to the Qur’an. Revised by Montgomery Watt (1970). Chapter 7: “The Chronology of the Qur’an.” Edinburgh University Press.
  197. 53.3/ Ibn Saad, Tabaqat 1:53:3.
  198. Bewley/Saad 8:12.
  199. Majlisi, Hayat al-Qulub 2:26. Muhammad’s invention of the character “Kulthum” appears to be the aftermath of his embarrassing discovery that the sister of Moses was not identical with the Virgin Mary. (See Quran 19:27-28; Sahih Muslim 25:5326.) He must have over-corrected his error by deducing that Moses’ sister was not even named Maryam.
  200. Guillaume/Ishaq 191. Al-Tabari, Vol. 39, pp. 4, 161. Bewley/Saad 8:152. Yet another disputed fact about Khadijah’s life is the date of her death. Ibn Saad (Bewley 8:12) also cites 20 Ramadan (2 May) of the tenth year. Kister (1993) summarises several traditions that cite variant years: one, two, four, five or six years before the Hijra. Assuming that Ibn Ishaq, Ibn Saad and Tabari are correct to prefer “three years before the Hijra”, this suggests a miscalculation on the part of those modern biographers who state that Khadijah died in 619.
  201. Bewley/Saad 8:44.
  202. Sahih Bukhari 5:58:164. Sahih Bukhari 5:58:165. Sahih Bukhari 5:58:166. Sahih Bukhari 7:62:156. Sahih Bukhari 8:73:33. Sahih Muslim 31:5971. Sahih Muslim 31:5974.
  203. Sahih Bukhari 5:58:168
  204. Ibn Hanbal, Musnad vol. 6 pp. 117-118. Sahih Muslim 31:5972.
  205. Al-Tabari, Vol. 39, pp. 170, 171. Bewley/Saad 8:39, 43, 152.
  206. Guillaume/Ishaq 192-195, 197-199.
  207. Guillaume/Ishaq 201-213, 324.
  208. Sell (1923), p. 74. “The Chronology of the Qur’an.” In Bell, R. (1970). Introduction to the Quran. Revised by Montgomery Watt. Edinburgh University Press.
  209. E.g., Al-Jibouri, Y. T. (1994). Khadija Daughter of Khuwaylid Wife of Prophet Muhammad (pbuh).